I tifosi del Taranto espongono striscione contro l'Ilva, la Digos minaccia sospensione della partita

Ha del paradossale quanto accaduto domenica pomeriggio allo stadio "Erasmo Iacovone" di Taranto; un gruppo organizzato rossoblù, i "Taranto Supporters", espone uno striscione eloquente contro lo stabilimento Ilva e per ricordare Ciro Moccia, l'operaio deceduto qualche giorno fa mentre lavorava alla batteria 9 della cokeria.

Il contenuto del messaggio era: "Fabbrica assassina, vergogna tarantina, RIP Ciro"; qualche minuto dopo la Digos entra nel settore di gradinata e invita i supporters a rimuovere immediatamente lo striscione, altrimenti la partita sarebbe stata sospesa.

I tifosi tarantini non demordono, lasciano la scritta per tutta la durata del match e decidono di intonare cori contro Emilio Riva, ex patron dell'Ilva, ora agli arresti domiciliari per disastro ambientale.

Resta lo sconcerto di tutta la città di Taranto, che non solo è costretta a subire da decenni l'inquinamento e le gravi conseguenze alla salute dei suoi abitanti, ma adesso in un Paese come l'Italia che dovrebbe essere democratico, non è possibile nemmeno esprimere il proprio pensiero.